Viaggio al Polo Sud (2023)

Regia: Luc Jacquet.

Titolo originale: Voyage au pôle sud
Nazionalità: Francia
Anno di uscita: 2023
Genere: documentario
Durata: 82’ 

Fasce età consigliate:

– 08-10

– 11-13

– 14-16

– 16+

TRAILER

SCHEDA IMBD

Cast Artistico: Luc Jacquet

Soggetto e Sceneggiatura: Luc Jacquet Fotografia: Christophe Graillot, Jérôme Bouvier e Sarah Del Ben Musica: Cyrille Aufort Costumi: Cyrille Aufort Montaggio: Jérôme Eltabet, Coralie Fargeat, Valentin Féron

Distribuzione Italiana: Movies Inspired
Data di uscita: 13 giugno 2024 (cinema)

Intreccio e personaggi

A 30 anni dalla sua prima esplorazione dell’Antartico, quando era ancora uno studente di biologia, Luc Jacquet torna a calpestare le sterminate distese glaciali del continente polare meridionale con una maturità e consapevolezze diverse. Questo suo nuovo viaggio, che segue diversi avvenuti nel corso degli anni da cui sono nati, tra gli altri, il film documentario La marcia dei pinguini (2015) premiato con l’Oscar, parte da Torres del Paine, parco naturale della Patagonia cilena, e prosegue fino a quel Polo che unisce il senso del limite umano al mito di ogni esploratore.

Temi

Come, ma ancor più che nei suoi lavori precedenti, Viaggio al Polo Sud mette al centro della propria vocazione la tematica dell’educazione ambientale su più livelli. Infatti, il tipo di approccio al mondo esplorato – che è il soggetto del film stesso – non riguarda solo l’incoraggiamento al rispetto e alla preservazione dell’imponente spazio naturale messo in scena, ma anche il racconto audio-visivo delle sue molteplici mutazioni nella direzione del degrado e della distruzione causate dal cambiamento climatico e dalla trascuratezza umana. Operando con l’ascolto, lo studio, la riflessione e il dialogo, Jacquet suggerisce una sorta di guida comportamentale e pragmatica all’ecologia, funzionale a livello transgenerazionale, tanto per chi non è sufficiente informato sulla materia, quanto per chi l’ha particolarmente a cuore. Non per ultimo, Viaggio al Polo Sud incoraggia a riconoscere e contemplare il valore della Bellezza che ci circonda, a qualunque latitudine essa si trovi.

Linguaggio

Viaggio al Polo Sud è un documentario naturalistico a vocazione ecologista costruito sul modello del diario di viaggio, con la voce narrante dell’autore che accompagna lo spettatore nel suo percorso di ritorno nel continente Antartico. Ma se i suoi precedenti lavori di esplorazione di quegli spazi – in primis La marcia dei pinguini del 2015 – adoperavano la forma per esprimere le emozioni della scoperta e della sorpresa proprie di un approccio di “incontro” e “ricognizione” con lo spazio messo in scena e in particolare con i suoi abitanti, i pinguini imperatori, in questo nuovo film il linguaggio documentaristico adottato cambia perché sono mutate le intenzioni narrative e le emozioni che le accompagnano. In Viaggio al Polo Sud Jacquet già conosce il territorio, il racconto è pertanto quello di un ritorno sui luoghi che nel tempo ha compreso di amare di un sentimento d’attrazione magnetica, irrinunciabile e unico nel suo genere. Il linguaggio quindi è interamente orientato alla manifestazione di tale sentimento: una commozione intima e profonda per un continente così sterminato e apparentemente ostile da creare immediatamente un’apparente contraddizione. Per informare questo contrasto – da cui dipartano anche l’estasi, l’incanto, la contemplazione dell’autore di fronte alla maestosità dell’ambiente sud-polare – Jacquet autore/narratore diventa anche l’unico essere umano “accolto” in alcune inquadrature: un osservatore minuscolo dentro e di fronte all’infinito. Egli non è mai al centro del frame, bensì in un angolo perché il cuore dello sguardo è riservato per alla terra amata, alla sua scarsa flora e magnifica fauna. Accanto alle immagini magniloquenti e splendidamente curate da Jacquet stesso in collaborazione col direttore della fotografia Christophe Graillot, il regista/autore si avvale di alcuni girati e fotografie di repertorio che riguardano tanto i suoi primi viaggio antartici, quanto le leggendarie imprese di chi quel continente lo immortalò per primo. Un viaggio nel tempo, su e dentro lo spazio, per meglio comprendere come dovrebbe collocarsi l’uomo sulla Terra.

Scheda didattica redatta da ANNA MARIA PASETTI

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