The Specials – Fuori dal Comune (2019)
Regia: Olivier Nakache, Éric Toledano
Titolo originale: Hors Normes
Nazionalità: Francia
Anno di uscita: 2019
Genere: commedia
Durata: 114’
Fasce età consigliate:
– 11-13
– 14-16
Cast Artistico: Vincent Cassel, Reda Kateb, Bryan Mialoundama, Hélène Vincent , Alban Ivanov, Benjamin Lesieur, Marco Locatelli, Catherine Mouchet, Frédéric Pierrot, Suliane Brahim, Lyna Khoudri, Aloise Sauvage, Djibril Yoni, Ahmed-Abdel Laoui, Darren Muselet, Sophie Garric, Pauline Clément, Anne Azoulay, Pierre Diot
Soggetto: Olivier Nakache, Éric Toledano Sceneggiatura: Olivier Nakache, Éric Toledano Regia: Olivier Nakache, Éric Toledano Fotografia: Antoine Sanier Montaggio: Dorian Rigal-Ansous Musica: Grandbrothers
Produzione: Gaumont, Quad Production, Ten Cinéma, TF1
Distribuzione Italiana: Lucky Red
Data di uscita: 18 novembre 2020 (streaming)
Intreccio e personaggi
L’ebreo praticante Bruno (Vincent Cassel) e il musulmano Malik sono amici da oltre vent’anni, e con le loro associazioni si occupano di bambini e adolescenti affetti da autismo grave, che gli vengono affidati dalle strutture pubbliche perché considerati troppo pericolosi. Quando parte un’indagine governativa sulle loro strutture, imputate di essere “fuori norma” e affidate a operatori “non qualificati” da un regolare diploma, i due devono difendere il loro operato continuando ad affrontare le mille difficoltà quotidiane a cui li sottopongono i loro giovani pazienti: ma l’ostinato “ottimismo del fare” dei due leader, alla fine ha la meglio sulla burocrazia.
Temi
Ispirato a una storia vera, quella delle associazioni di volontariato “Le Silence des Justes” e “Le Relais IDE”, già raccontata dai due registi nel documentario It should be mande into a movie (2016), il film affronta con uno sguardo empatico e “leggero” la difficile missione di “educatori” non ufficiali dei due protagonisti: da una parte, lavorare per l’inclusione dei casi meno gravi nella società, dall’altra, formare giovani provenienti da realtà a loro volta degradate e periferiche come “operatori socio-sanitari” specializzati nel rapporto quotidiano con i coetanei affetti da autismo. Sullo sfondo dei toni leggeri che riflettono le vicende a tratti paradossali e tragicomiche dei giovani pazienti, si inscrivono le storie personali dei due protagonisti. Uno, l’ebreo Bruno che indossa la kippah sotto il berretto da baseball, scapolo perenne a cui gli amici spesso organizzano “appuntamenti al buio”, l’altro, Malik, musulmano, marito e padre di tre figli: due uomini apparentemente agli antipodi, uniti nella vita da una missione comune, che, come recita il titolo del film, è “fuori norma”, irregolare rispetto ai requisiti imposti dalla burocrazia sanitaria, che pure si serve di loro per allontanare l’amaro calice di casi considerati incurabili. Il film riesce a centrare la profonda umanità che sprigiona dagli imprevedibili rapporti con l’apparentemente impenetrabile galassia dell’autismo, ma anche a sottolineare che il problema è socialmente aperto e irrisolto, e che le famiglie dei ragazzi “fuori norma” rischiano di dover sopportare tutto il peso della difficoltà e della marginalizzazione.
Linguaggio
Già autori del successo internazionale di Quasi amici-Intouchables (2012), Nakache e Toledano della narrazione della disabilità e delle condizioni “speciali” di certe esistenze hanno fatto in qualche modo la loro missione, mescolando in maniera abile ed efficace le dinamiche di profonda drammaticità della condizione di esclusi al tratteggio con toni “leggeri” e persino comici dei paradossi e dei pregiudizi che derivano da un’inesistente idea di “normalità” dietro cui si rifugia la società per rifiutare l’esistenza del diverso, negarne la dignità e la sua particolare bellezza. La ripetitività intrinseca nelle ossessioni maniacali dei giovani pazienti a fronte delle loro improvvise “crisi” diventa così, in The Specials- Fuori da comune, in maniera narrativamente arguta, un meccanismo a tratti esilarante di continua suspence (come nelle scene in metropolitana del giovane autistico Jospeh, sempre tentato di tirare l’allarme), dove i sentimenti e i legami che si creano si confrontano con una visceralità “irrazionale” che spaventa e allontana i benpensanti, e che porta ad etichettare come “malati” i diversi. Laddove la normalità diventa conquista, i piccoli progressi una coraggiosa sfida con se stessi, gli autori insistono nel mostrare come il solo antidoto alla catastrofe sociale sia la fiducia, la ricerca comune di una strada solidale e mai certa per realizzare gli impronunciati sogni che agitano le esistenze “difficili”. E, cosa più importante, lo fanno strappando un sorriso al pubblico.
Scheda didattica redatta da SERAFINO MURRI