La quercia e i suoi abitanti (2022)
Regia: Laurent Charbonnier,Michel Seydoux
Titolo originale: Le chêne
Nazionalità: Francia
Anno di uscita: 2022
Genere: documentario
Durata: 80’
Fasce età consigliate:
– 08 – 10
– 11-13
– 14 -16
Sceneggiatura: Michel Fessler, Michel Seydoux Cinematografia: Mathieu Giombini Musica: Cyrille Aufort Montaggio: Sylvie Lager Produttore: Sidonie Dumas, Barthelemy Fougea, Lucile Moura, Michel Seydoux
Distribuzione Italiana: I Wonder Pictures
Data di uscita: 25 gennaio 2024 (cinema)
Sinossi
Il documentario La quercia e i suoi abitanti ci conduce in un viaggio immersivo nella vita di una maestosa quercia secolare, alta 17 metri e con oltre due secoli di vita, situata nella foresta della Sologne, in Francia, intorno alla quale vive e si trasforma un intero ecosistema, complesso e articolato.
La narrazione, poetica e visivamente affascinante, esplora il microcosmo e le interconnessioni ecologiche tra i suoi innumerevoli abitanti. Le sfide quotidiane degli animali, come la raccolta di cibo o la protezione dai predatori, vengono messe in risalto, mostrando la bellezza e le difficoltà della vita naturale: scoiattoli che raccolgono provviste, formiche che costruiscono i loro regni, piccoli mammiferi che trovano riparo dai grandi predatori.
Questo documentario, adatto a tutte le età, mostrando la resilienza e l’interconnessione degli abitanti della quercia, celebra la bellezza della natura e le sfide che essa affronta. Una vibrante ode alla vita, in tutte le sue forme, che invita a riflettere sulla biodiversità e sulla necessaria cura nei confronti dell’universo.
Temi
La quercia e i suoi abitanti offre un ampio spettro di temi che spaziano dalla biodiversità alla riflessione sulla vulnerabilità degli ecosistemi. La quercia, simbolo di resilienza e longevità, è il cuore pulsante di un ambiente che ospita una varietà di esseri viventi, ognuno con un ruolo specifico e indispensabile. La relazione tra gli abitanti della quercia è un perfetto esempio della complessità delle interconnessioni ecologiche, dove ogni azione, anche la più piccola, ha ripercussioni sull’intero ecosistema. Inoltre, il film invita a una riflessione più profonda sulla fragilità della natura e sull’impatto che le azioni umane possono avere sugli equilibri naturali.
Un altro tema che emerge è quello del superamento delle difficoltà quotidiane e della soddisfazione che deriva dalla lotta per la sopravvivenza, un concetto che può essere letto anche come metafora delle sfide della vita umana. La lotta per la sopravvivenza, che si presenta in maniera cruda e naturale, è il motore di ogni abitante della quercia, che si sforza di proteggersi dai predatori, di raccogliere il cibo e di costruire un rifugio sicuro. Queste difficoltà, pur dolorose, sono ciò che permette alla vita di fiorire e prosperare. Il film, dunque, non solo celebra la bellezza della natura, ma invita anche a una maggiore consapevolezza riguardo alla sua conservazione nel futuro.
Linguaggio
La quercia e i suoi abitanti si distingue per una straordinaria qualità visiva e sonora, che cattura l’essenza stessa della natura. La scelta di non utilizzare una voce narrante permette di lasciare che sia la natura stessa a raccontare la sua storia, affidando la narrazione completamente alle immagini e ai suoni. In questo modo, il film riesce a entrare nel cuore dell’ecosistema della quercia senza interferenze umane, creando un’atmosfera immersiva che coinvolge lo spettatore fin dal primo fotogramma.
Dal punto di vista visivo, il documentario utilizza inquadrature ravvicinate e movimenti di camera fluidi per seguire gli animali nei loro spostamenti quotidiani. Le immagini sono caratterizzate da una grande attenzione ai dettagli, come i piccoli insetti che si spostano tra i rami o gli scoiattoli che raccolgono cibo, per offrire uno sguardo intimo sulle interazioni naturali. I colori naturali, dalle sfumature calde dell’autunno al verde fresco della primavera, sono utilizzati per evocare i cambiamenti stagionali e suggerire il senso di ciclicità e di perpetuo rinnovamento.
Il paesaggio sonoro gioca un ruolo altrettanto fondamentale, con la colonna sonora di Cyrille Aufort che si fonde con i suoni naturali, creando un’atmosfera immersiva che amplifica la sensazione di trovarsi nel cuore della foresta. Il fruscio delle foglie, i cinguettii degli uccelli, il rumore della pioggia e il vento che scuote i rami sono sapientemente miscelati per costruire un paesaggio sonoro che coinvolge completamente i sensi. In particolare, l’uso di momenti di silenzio rende l’esperienza ancora più potente, invitando lo spettatore a riflettere sulla delicatezza di ogni suono e sull’importanza di ogni elemento che compone l’ecosistema.
Nonostante il grande pregio tecnico, alcuni critici hanno sottolineato l’uso di antropomorfizzazione degli animali e l’adozione di effetti speciali che, in alcune sequenze, possono risultare eccessivi. Questi accorgimenti, pur semplificando talvolta la complessità della natura, rendono il film più accessibile al pubblico giovane e meno esperto, senza sacrificare l’emozione e l’immediatezza del messaggio. La scelta di rendere il film visivamente affascinante e sensorialmente coinvolgente permette infatti di parlare al cuore degli spettatori, risvegliando in loro una consapevolezza ecologica profonda.
Scheda didattica redatta da FLAVIA MONTINI