La Bicicletta di Bartali (2024)
Regia: Enrico Paolantonio
Titolo originale: id
Nazionalità: Italia
Anno di uscita: 2024
Genere: animazione
Durata: 80’
Fasce età consigliate:
– 8 – 10
– 11 – 13
– 14 – 16
Cast Artistico: La voce di Gino Bartali è di Tullio Solenghi – Canzone scritta da Noa e Gil Dor, cantata da Noa
Character Design: Corrado Mastantuono Background Design: Andrea Pucci Scritto da: Marco Beretta, Isarel Cesare Moscati Adattamento e direzione del doppiaggio: Elda Olivieri
Produzione: Lynx Multimedia Factory, Rai Kids, Toonz Media Group, Telegael
Distribuzione Italiana: Lynx Multimedia Factory, Rai Kids
Data di uscita: 1 agosto 2024 (cinema)
Sinossi
A Gerusalemme, la squadra del giovane ciclista ebreo David compete con quella del coetaneo palestinese Ibrahim per un importante trofeo. Al di là dei valori aggressivi dell’agonismo, i due diventano amici e abbattono tutti i pregiudizi, fino superare le divisioni politiche e sociali in nome della solidarietà e della pace tra comunità. È il nonno di David, Alberto, a raccontargli la storia che gli aprirà gli occhi: quella della bicicletta di Gino Bartali, il grande campione toscano che nel 1944 rischiò eroicamente la vita trasportando di nascosto documenti contraffatti che salvarono la vita a centinaia di ebrei, evitandone la deportazione nei campi di concentramento nazisti. Una bicicletta che il nonno di David, allora giovane meccanico, aiutò a modificare per contenere i documenti della salvezza.
Temi
“Senza la solidarietà lo sport non serve a nulla”, dice a un certo punto del film Bartali: e questa frase, nella sua consapevole semplicità, condensa tutto il senso di questa storia, dove la memoria del passato riesce a illuminare le tante oscurità del presente che affliggono ai nostri giorni la terra di Palestina. La paura del diverso e il pregiudizio che ne scaturisce, nella metafora dello sport come una gioiosa guerra dello spirito permeata da aggressività e orgoglio di appartenenza, in questa storia di crescita e di amicizia, vengono abbattuti attraverso una passione comune, in nome di una vittoria ben più grande di un trofeo e della stessa etica sportiva. Cruciale nella presa di coscienza dei ragazzi è il rapporto con le generazioni precedenti, dove l’importanza data da entrambe le culture alla propria tradizione finisce per stimolare nei ragazzi il desiderio di scoperta dell’altro, a ritrovare nel “nemico” i propri stessi valori, sogni e desideri. Così, l’eroico, esemplare coraggio del gesto di Bartali diventa un invito alla speranza in un futuro senza più l’ombra atroce dell’ostilità.
Linguaggio
Frutto di una collaborazione internazionale tra studi animazione italiani, irlandesi e indiani che rende lo stile del film in 2D digitale semplice e accattivante, quasi una sintesi “universale” delle diverse tradizioni grafiche, l’opera di Paolantonio intreccia le due linee di racconto, quello nella Firenze dell’occupazione nazifascista degli anni ’40 e la Gerusalemme dei nostri giorni martoriata da muri, confini e divisioni, differenziandone in modo brillante i cromatismi, creando due distinti registri narrativi che riflettono i due diversi spiriti del tempo. Anche la parte che ricorre ai disegni della sorellina di David, dove il film cambia stile per adottare lo sguardo innocentemente fiabesco della piccola che incarna il male in una gigantesca vipera che sparge nel cuore delle persone la paura che genera l’odio, benché espliciti in maniera piuttosto categorica il messaggio del film, è comunque una spinta a considerare le drammatiche ripercussioni sull’immaginario infantile degli incomprensibili disastri sociali e culturali generati dalle rigidità della politica. L’interpretazione di Tullio Solenghi che dà la voce a Bartali è un piccolo capolavoro di intensità e leggerezza, che riesce a privare la tragedia storica delle sue tinte opprimenti, dando vita a un eroe del popolo che rivela come la semplicità e la positività siano gli ingredienti essenziali alla base di ogni grande impresa. Le musiche incalzanti e epiche di De Toffoli tra sonorità elettroniche adrenaliniche e aperture d’orchestra (tipiche di una certa tradizione dei film per ragazzi) trovano un ottimo contrappunto lirico negli interventi canori dell’artista israeliana Noa. In definitiva, nel pieno di un dramma senza fine come quello della guerra tra Israele e Palestina, Paolantonio sceglie con ostinazione la prospettiva di un irrinunciabile messaggio di pace.
Scheda didattica redatta da SERAFINO MURRI.