Calcinculo (2022)
Regia: Chiara Bellosi
Titolo originale: id
Nazionalità: Italia/Svizzera
Anno di uscita: 2022
Genere: drammatico
Durata: 96’
Fasce età consigliate:
– 14-16
– 16+
Cast Artistico: Gaia Di Pietro, Andrea Carpenzano, Barbara Chichiarelli, Giandomenico Cupaiuolo, Francesca Antonelli
Sceneggiatura: Maria Teresa Venditti, Luca De Bei Regia: Chiara Bellocci Fotografia: Claudio Cofrancesco Montaggio: Carlotta Cristiani
Produzione: Tempesta. Telfilm con Rai Cinema
Distribuzione Italiana: Vision Distribution
Data di uscita: 24 marzo 2022 (cinema)
Intreccio e personaggi
Residente nella provincia romana contemporanea, Benedetta (l’esordiente Gaia Di Pietro) è un’adolescente che vive serenamente nel proprio corpo benché questo sia un po’ troppo in carne. Ha talenti nascosti pronti a emergere all’occorrenza, ma una madre (Barbara Chichiarelli) ansiosa e frustrata dai troppi sogni abbandonati. L’incontro con Amanda (Andrea Carpenzano), personaggio “non binario” che vive ramingo nel nomadismo circense, le apre nuove dimensioni di conoscenza nonché il desiderio di partire per un viaggio alla scoperta del mondo e soprattutto di se stessa.
Temi
Calcinculo è un Romanzo di formazione che mette al centro del discorso l’importante riflessione sulla diversità a più livelli e sulla sua accettazione nell’ambito di un percorso di crescita e di costruzione/affermazione dell’identità. Entrambi i personaggi protagonisti, infatti, portano sul proprio corpo i segni evidenti di tale diversità: da una parte l’obesità che distingue l’adolescente Benedetta, dall’altra la natura sessuale “non binaria” di Amanda. Il loro fortuito incontro – che si trasforma in immediate complicità e amicizia – diviene il luogo ove le tematiche sopra invocate trovano dimensione e forma. Nell’opera seconda di Chiara Bellosi il racconto non si limita però a esplorare queste tematiche: di rilievo è anche l’ambientazione in cui il percorso di Benedetta e Amanda si contestualizza, ovvero la comunità di provincia, uno spazio sociale, culturale e simbolico, solitamente connaturato al pregiudizio, che si propone quale l’antitesi stessa dell’accettazione della diversità. È in tali contrasto e confronto che il viaggio delle due protagoniste assume le sue principali ragioni drammaturgiche e narrative, quelle cioè che scaturiscono dal conflitto, l’elemento che sta alla base delle drammaturgia e storytelling classiche.
Linguaggio
Se la struttura drammaturgica e narrativa del Romanzo di formazione con elementi del Road movie su cui poggia Calcinculo è inscritta nella solida sceneggiatura firmata da Maria Teresa Venditti e Luca De Bei, le scelte squisitamente linguistiche sono a carico della regia di Chiara Bellosi, la cui idea di cinema appare moto precisa nel suo orientamento all’osservazione libera da prevaricazioni e da spiegazioni rispetto ai propri personaggi e ai loro gesti, intenti a percorrere le tappe di un viaggio che, si diceva, da fisico diviene metafora di un cammino di crescita e ricerca/affermazione d’identità. Il punto di vista affidato alla giovanissima Benedetta informa il registro del racconto in quello della fiaba, in cui le scoperte e gli avvenimenti si manifestano come “rivelazioni” nutrite dalle tipiche reazioni adolescenziali. Il senso dell’incanto, mantenuto saldo per l’intera durata del film, è ciò che permette a Bellosi di non far distrarre la macchina da presa da ciò che conta davvero, cioè l’universo evolutivo di Benedetta, lasciando sullo sfondo le logiche famigliari che esigerebbero – ad esempio – spiegazioni rispetto alla fuga della ragazza insieme ad Amanda. In sintesi, con uno sguardo che dunque mescola l’osservazione tipica del cinema del reale a quello della favola, la cineasta riesce a mantenere una costante “giusta distanza” dai propri personaggi, sufficiente a lasciarli muovere nel loro mondo e a ritrarne la vibrante e commovente umanità.
Scheda didattica redatta da ANNA MARIA PASETTI